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IL MILAN ESIBISCE ALLEGRI IMMEDIATAMENTE! Il disastro precampionato segna il suo destino: il CdA interviene RAPIDAMENTE dopo la scioccante sconfitta

**IL MILAN ESONERA ALLEGRI IMMEDIATAMENTE! Il disastro precampionato segna il suo destino: il CdA interviene RAPIDAMENTE dopo la scioccante sconfitta**

 

La stagione non è ancora iniziata, ma per Massimiliano Allegri è già finita. Dopo l’ultima, umiliante sconfitta in amichevole contro una squadra di rango inferiore, il Milan ha deciso di agire senza esitazione: Allegri non è più l’allenatore dei rossoneri. Una decisione drastica, presa all’unanimità dal consiglio direttivo in una riunione d’emergenza convocata nelle prime ore del mattino, appena poche ore dopo il fiasco sul campo. Fonti interne rivelano che il club non era più disposto a tollerare quello che viene descritto come “un clima tossico” nello spogliatoio, unito a prestazioni deludenti che hanno confermato i peggiori timori sulla gestione del tecnico livornese.

 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta per 3-0 contro il modesto Rapid Vienna, una squadra che il Milan, almeno sulla carta, avrebbe dovuto dominare senza troppi problemi. Invece, quello che i tifosi hanno visto in campo è stato uno spettacolo desolante: difesa disorganizzata, centrocampo inesistente e un attacco sterile, privo di idee e di guizzo. Le proteste dei supporter, già esplose durante la partita, si sono trasformate in una vera e propria rivolta sui social network, con l’hashtag #AllegriOut che ha dominato le tendenze in Italia per tutta la notte. La dirigenza, dopo settimane di dubbi e tentennamenti, non ha potuto ignorare il malcontento generale e ha deciso di tagliare i ponti con l’allenatore, nonostante il contratto milionario che lo legava al club fino al 2025.

 

Secondo indiscrezioni, il Milan sarebbe pronto a pagare l’intera penale prevista per risolvere il rapporto in anticipo, una cifra che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Un sacrificio economico non da poco, ma considerato necessario per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. “Non c’era più tempo da perdere,” ha confessato una fonte vicina alla proprietà. “Il rischio di iniziare il campionato con un gruppo ormai sfiduciato e una tifoseria in rivolta era troppo alto. Meglio prendere la decisione adesso, anche a costo di pagare.”

 

Intanto, i giocatori sembrano aver accolto la notizia con un misto di sollievo e preoccupazione. Alcuni di loro, in particolare i giovani, erano sempre stati scettici sui metodi di Allegri, considerati troppo conservatori e poco adatti a un gioco moderno e propositivo. Altri, invece, temono che questo cambiamento improvviso possa destabilizzare ulteriormente il gruppo in vista dell’inizio della Serie A, previsto tra meno di due settimane. Quel che è certo è che il prossimo allenatore dovrà lavorare in fretta per riportare fiducia e identità in una squadra che, al momento, sembra aver smarrito completamente la strada.

 

Tra i nomi già circolati per la successione spiccano quelli di Sergio Conceição, attualmente senza squadra dopo l’addio al Porto, e di Thiago Motta, giovane e ambizioso tecnico che ha impressionato con il suo Bologna. C’è anche chi ipotizza un ritorno di Stefano Pioli, sebbene l’ipotesi appaia al momento remota. Intanto, la squadra sarà affidata temporaneamente al vice allenatore fino all’arrivo del nuovo tecnico, che potrebbe essere annunciato entro le prossime 48 ore.

 

Una crisi annunciata, quella di Allegri al Milan, che in realtà affonda le radici già nella scorsa stagione, quando i rossoneri hanno faticato a raggiungere un quarto posto all’ultima giornata, salvandosi solo grazie al crollo della Juventus. Ma i segnali d’allarme c’erano tutti: un gioco spesso piatto, troppe sconfitte contro le piccole, e una difesa che concedeva gol con una facilità imbarazzante. L’estate non ha portato i miglioramenti sperati, anzi: il mercato è stato lento, alcuni rinforzi chiave non sono arrivati, e in campo la squadra non ha mostrato progressi.

 

Ora, il Milan si trova a un bivio. La scelta del nuovo allenatore sarà cruciale per capire se questa stagione potrà ancora essere salvata o se, invece, si trasformerà in un lungo incubo. Una cosa è certa: l’era Allegri è finita nel peggiore dei modi, e la pressione sulla dirigenza per non sbagliare ancora è altissima. I tifosi vogliono risposte immediate, e dopo questo terremoto, solo una rinascita in campo potrà placare la loro rabbia.

 

Intanto, Allegri lascia Milano con un bagaglio di polemiche e delusioni. Il suo secondo ciclo al Milan, iniziato tra grandi aspettative, si chiude dopo appena 14 mesi, senza trofei e con più ombre che luci. Per lui, il futuro è ora un punto interrogativo. Per il Milan, invece, la corsa contro il tempo è già iniziata.

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